Servizio di Consulenza e Informazione per le persone Down e le loro famiglie

Al via “Forma-Mentis”, la formazione al servizio della partecipazione. Il progetto di AIPD, per un associazionismo sempre più competente

FormaMentis

Promuovere la partecipazione, a partire dalla formazione: è questo l’obiettivo principale del progetto “Forma-Mentis”, che ha preso il via lo scorso 1° settembre. L’iniziativa è stata presentata da AIPD Nazionale Ets al ministero del Lavoro e delle politiche sociali (ai sensi dell’Avviso 2/2024) ed è realizzata con il finanziamento concesso dallo stesso ministero. In continuità con il precedente progetto “Aipd per tutti”, l’obiettivo è valorizzare le attività e le esperienze che l’associazione svolge, sia a livello centrale che territoriale, tutte finalizzate alla promozione dell’autonomia e della piena partecipazione sociale delle persone con sindrome di Down.

In particolare, “Forma-Mentis” punta sulla formazione rivolta ai principali soggetti coinvolti nelle attività dell’associazione: le persone con sindrome di Down, le loro famiglie, gli operatori, ma anche quanti si trovano a gestire l’associazione a livello nazionale o locale.”Intendiamo rivolgere un’attenzione particolare a chi, tanto nella sede centrale quanto in quelle territoriali, a titolo volontario, ricopre cariche di responsabilità e rappresentanza – spiega Gianfranco Salbini, presidente di AIPD Nazionale Ets – Garantire a queste persone, che offrono il proprio tempo e il proprio impegno, competenze che possano mettere al servizio dell’associazione significa garantire all’associazione stessa e a chi ne fa parte una gestione efficace in tutte le sue fasi: dalla programmazione alla realizzazione e fino alla verifica dei risultati delle attività. Nel nostro Paese il Terzo Settore ricopre un ruolo sempre più centrale all’interno del welfare e questo richiede una crescente professionalità, non solo tra gli operatori ma anche tra i volontari. Dovere delle associazioni e degli enti che fanno parte di questo mondo è quindi anche assicurare occasioni e momenti di formazione e confronto, per una crescita personale e professionale di tutte le figure che ci accompagnano in questo percorso”, conclude Salbini.

 

Di cosa, ma soprattutto di chi parliamo

In Italia le persone con sindrome di Down sono circa 38 mila. L’aspettativa di vita, negli ultimi decenni, è significativamente aumentata: se negli anni ‘40 era di 12 anni, oggi è di 62. Un’ottima notizia, che porta con sé l’emersione di bisogni specifici legati all’età adulta e anziana. Attualmente in Italia il 60% delle persone con sindrome di Down è adulta. A fronte di questi nuovi e differenziati bisogni, la presenza e l’adeguatezza dei servizi sociosanitari e assistenziali, in particolare quelli dedicati all’età adulta, sono a macchia di leopardo. Il Terzo Settore, in particolare l’associazionismo a difesa dei diritti delle persone  con disabilità, si trova spesso a collaborare o, alle volte, a sostituire l’intervento pubblico. Di qui la necessità di un’adeguata formazione permanente non solo degli operatori, ma anche di tutti coloro che si trovano a gestire associazioni a livello locale e nazionale, spesso con poca e inadeguata preparazione, a fronte di grandi responsabilità e importanti carichi di lavoro.

 

Nonostante questo, in Italia la formazione, specialmente di quanti ricoprono cariche elettive nell’associazionismo, è poco diffusa, mentre lo è negli Stati Uniti e in Inghilterra, per citare alcuni esempi. AIPD si è assunta questo impegno, rivolgendo ai quadri formativi una formazione permanente, che trae spunto dalla piattaforma formativa “Nonprofit Board Member Essentials Certificate”, della Fondazione Cornerstone On Demand.

 

Ora, questo progetto si pone l’obiettivo di ampliare e qualificare la proposta formativa di AIPD Nazionale nei confronti delle sezioni locali, con particolare attenzione ai diversi gruppi di destinatari. Quali?

Innanzitutto oltre 2 mila famiglie, che saranno coinvolte in attività di consulenza, sostegno alla genitorialità e sensibilizzazione sull’importanza di incoraggiare e favorire, nei figli con sindrome di Down, inserimento lavorativo e autonomia. In secondo luogo, 320 operatori, che saranno destinatari di formazione sui temi dell’ autonomia e lavoro e consulenza in materia socio assistenziale e scolastica, progettazione, valutazione e networking. Saranno inoltre coinvolte oltre 1.400 persone con sindrome di Down, in percorsi di educazione all’autonomia, inserimento lavorativo e altri interventi e attività delle diverse sezioni (creatività, psicomotricità, musica, ballo, fotografia, teatro, sport…). Infine, attività formative specifiche saranno rivolte ai presidenti delle sezioni e a tutti coloro che ricoprono cariche elettive a livello di AIPD Nazionale o di sezione, affinché acquisiscano maggiore consapevolezza del proprio ruolo e strumenti operativi per esercitarlo al meglio. Accanto a queste attività formative, è prevista una più ampia attività di formazione, informazione, sensibilizzazione rivolta alle aziende e alla popolazione tutta.

 

Il progetto, avviato il 1° settembre, terminerà il prossimo 31 agosto. Prevede una serie di attività e iniziative formative, in presenza e online, oltre al potenziamento dei servizi che l’associazione già assicura: da quelli di consulenza a quelli per l’inclusione scolastica e lavorativa, dai percorsi per l’autonomia alle campagne di informazione e comunicazione.

 

Questo l’elenco delle sezioni coinvolte: Arezzo, Avellino, Bari, Bergamo, Castelli Romani, Catania, Cosenza, Grosseto, Latina, Lecce, Oristano, Perugia, Potenza, Reggio Calabria, Roma, Sud Pontino, Trentino, Versilia